giovedì 4 settembre 2008

Djerba "La Fidèle" - l'arrivo

Come si fa a raccontare una vacanza?
Soprattutto quando è stata così intensa e piena di avvenimenti?
Semplice!
Per singoli argomenti.

Ma presentiamo le compagnelle di viaggio: moi, le 2 docteur e un autre ami.
Se nessuno si offende vi presento anche la macchina che gentilmente ci ha portato a Roma e la sistemazione dei bagagli nel cofano.



Iniziamo da:
Partenza da Roma prevista per le 15.25
arriviamo al check-in presto intorno alle 12.20 e in fila davanti a noi c'è una sola coppia, che si rivelerà in seguito carinissima e con i quali abbiamo fatto gruppo. Dietro di noi arrivano dei napoletani, un pò zulù, ma nella vita non si può avere tutto, si capisce che già sono stati al villaggio perchè indossano le magliette comprate proprio lì. Ancora dopo due ragazzi, uno alto alto e un altro tarchiato, anche in questo caso penso napoletani ma di lì a poco scopriremo essere romani.


Ritardo annunciato dell'aereo 3 ore, aiuto e mò come si passa il tempo???
Cazzeggio dentro l'aeroporto, pranzo al ristorante offerto da Club Med e poi ... ... becchiamo i due boys di cui sopra che guardano i sederini di due di noi (non il mio sia chiaro!) e li capiamo che sono romani e che soprattutto non sono gay.

Finalmente alle 19.00 l'aereo parte, destinazione Club Med "La Fidèle" Djerba
Arrivo in villaggio alle 22.20 passate e subito ci catapulchiamo nelle camere ... ... che ben inteso camere non sono ma, per dirla elegantemente, bungalow in un palmeto.

Arredamento spartano, niente tv, niente telefono, niente frigorifero però si sta proprio freschi ma soprattutto ci rendiamo conto di avere dei coinquilini.
Si tipo clandestini ... formiche giganti che vagano avanti e indietro, su e giù, dal gabinetto.
Oddio ... quando io e la Patty le abbiamo viste ci è venuto un coccolone.
Fortunatamente la zona doccia e lavandino è completamente separata da quella del gabinetto, almeno nella prima penso avrò un pò di intimità!

Verso le 23 pensiamo di essere pronte per cenare ma ahimè il ristorante ha chiuso e così attendiamo la mezzanotte quando aprirà il punto snack, dove mangiamo in compagnia della coppia di Salerno un finto cheeseburger e patatine, e proprio lì mentre sono in fila per prendere il mio panino faccio la conoscenza di altri due ragazzi simpatici ... ma davvero simpatici, lo sapremo però solo dopo un paio di giorni.

Finalmente all'una di notte rientro nel bungalow e nel disfare la valigia faccio una amara scoperta .......................................
in volo è letteralmente ESPLOSO il barattolo con della fibra leggermente dolcificata.
Praticamente l'interno della valigia, fatti salvi i capi di abbigliamento, è diventato un immenso zucchero filato caramellato e solidificato.

Oh Dio ho pensato, la valigia nuova dei miei.
Beh! sappiate che ho trascorso ben 2 ore a ripulire l'interno utilizzando le salviette struccanti occhi della Lycia e le salviette milleusi della Patty.

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