domenica 16 agosto 2009

Il pranzo di Ferragosto

Non tutti considerano il giorno di ferragosto un giorno di festa. Ad esempio io sono abituata a fare gli auguri, è sempre stato così in casa mia e così sarà. Il giorno di festa prevede solitamente una grande abbuffata, ma essendo da sola ho dovuto fare di necessità virtù. Quest'anno ho anche deciso, a differenza dello scorso, di non concedermi il gelato, se no mi facevo fuori tutto il mezzo chilo alla nocciola dello Chalet Ciro.

La giornata l'ho trascorsa quasi piacevolmente al mare per cui il menù è stato veramente ridotto.

In breve ho preparato indivia belga all'insalata con aceto balsamico, carciofini sott'olio, scaglie di parmiggiano reggiano e mortadella, insomma a casa questo avevo e m'è sembrato un bel connubbio, il tutto inaffiato da buon vino rosso.
Mi sono anche preparata la tavola tutta bellina.

p.s. Rossella stai vedendo un pezzettino di casa mia, ti aspetto presto, non aver paura mangerai meglio!!!
p.p.s. immagino che si vedano i due clandestino che dormono sul divano vero???


1 commento:

Rossella O'Hara ha detto...

Cara amichetta semplice per fortuna che non mi hai invitato per ferragosto avrei mangiato solo le scaglie di parmiggiano più per fame che altro.... vedi quanti vizi ha la tua amica. Però ti devo dire: quel panino in bella mostra è molto invitante anche adesso sembra dire mangiami mangiami e quasi quasi.....
Baci Rossella

P.S. I clandestini? Ma dove sono? Io non vedo neanche il divano. Ma dopo un'attenta e ripetuta visione della fotografia forse ho capito che potevano essere quella "massa informe"(almeno dalla foto e per la mia vista che non è il massimo)che inizialmente avevo preso per il tappo della bottiglia di vino ed era subito nato spontaneo un commento: "la mia amica pensa proprio a tutto" io sicuramente non avrei mai pensato a mettere un tappo particolare, artistico ad una bottiglia.....poi ho capito che forse quelli erano i clandestini(gatti, cani, orsetti????? questo proprio non ci arrivo)allora sulla punta della lingua si è formata una domanda quanto mai opportuna: "Ma quando ti accatt' nu' nuov pare' lent?". Baci Baci Rossella O'Hara

P.S. Abbiate pietà di me io il napoletano non lo so scrivere neanche lontanamente.