domenica 31 gennaio 2010

New York - 1 parte

Ho desiderato molto iniziare bene il 2010 e quale posto migliore se non New York?????

Partenza la mattina del 30 dicembre...... mattina???? macchè, ore 4.30 in aeroporto ai banchi della Lufthansa.
Tutti in fila in un silenzio irreale ma a dire il vero siamo tutti alquanto addormentati, io però sono gasatissima, cavolo ritorno a New York dopo 3 anni.
Con un sospiro guardo la mia valigia avviarsi sul nastro trasportatore, ce l'ho fatta, sono riuscita ad imbarcare una valigia dentro l'altra (poi capirete il perchè!!) e insieme non superano il limite di peso consentito.
Primo volo Napoli-Monaco, durata 1h30m circa, volo perfetto. Passo i controlli che so essere piuttosto rigidi visto il recente tentativo di un folle di far esplodere un aereo a Detroit, mi fanno togliere le scarpe, una donna mi perquisisce, mi controllano il bagaglio a mano concentrandosi persino sul funzionamento della mia macchina fotografico.

Ma finalmente ecco il mio gate e l'aereo che mi porterà a destinazione.

Arrivo al JFK in perfetto orario, la valigia arriva in un battibaleno ma soprattutto arriva anche se essendo la sottoscrita alquanto previdente ho praticamente tutto il necessario per vivere nel bagaglio a mano.
Con un taxi in 1h sono all'angolo tra la 52° e la Madison dove si trova l'albergo, l'Omni Berkshire. Faccio appena in tempo ad entrare in camera che mi cambio e mi preparo ad affrontare le gelide temperature della città.

Prima tappa: il Rockfeller Center, voglio vedere l'albero e la pista di pattinaggio.
Non rimango delusa, è un tripudio di colori.
L'albero è immenso e coloratissimo, la pista minuscola ma siamo tutti lì con la digitale a scattare foto su foto. Fotografo il grattacielo e poi la Promenade, quest'ultima è invasa da angioletti, da piante e luci bianche. E poi di fronte il grande magazzino, di cui ignoro il nome, sul quale un proiettore spara immagini di fiocchi di neve che compaiono a suon di musica e di campane.





Seconda tappa: Times Square, voglio essere inondata dai suoi colori.
Mi accoglie con tutti i suoi cartelloni.
In fondo si tratta di un incrocio, la 7° con la Broadway, non è una piazza nel senso italiano del termine, ma è il crocevia del mondo. Cartelloni pubblicitari dappertutto, taxi a perdita d'occhio e turisti con la pala.





Giusto il tempo di scattare qualche foto visto la temperatura polare e poi dritto al Marriott Hotel e al suo The View, una terrazza che ruota a 360° e da cui vedo tutta la città sorseggiando un Cosmopolitan (proprio come le brave ragazze di "Sex and the City").
Da lassù è possibile ammirare il Crysler Building, l'Empire State Building, l'Hudson, il ponte che porta nel New Jersey ... insomma si vede tutto.



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