Giorno 31 dicembreGuardo fuori appena sveglia e ..... NEVICA.
Che bello mi dico, l'ultimo giorno dell'anno viene salutato in bellezza. Ma, first of all, devo mettere del cibo nel mio stomaco, ho fame e appena fuori dall'albergo c'è sulla Madison un bel posticino dove poter fare colazione.

Oltre alla varietà di dolciumi quello che mi colpisce maggiormente è che per ciascun prodotto si indicano le calorie.
Una domanda mi sorge spontanea ... ma nonostante ciò come fanno gli americani ad essere così obesi???? e poi dove s'è mai visto un pasticcino con oltre 500 calorie, scusate ma a questo punto preferisco mangiare un bel piatto di spaghetti al pomodoro fresco, mi sazio di più e con un minor apporto di calorie.
Ma bando alle ciance scelgo un muffins da 400 cal. (spero!!!) e un cappuccino piccolo, si fa per dire piccolo ..... saranno almeno 300 gr. di latte, info da non sottovalutare e a breve capirete il perchè.
Decido di incamminarmi, nonostante la bufera di neve, per la Madison direzione Upper East Side e ritrovo per davvero degli angoli che mi ricordano il secondo telefilm preferito dopo LOST, parlo di Sex and the City.




Ma poi mi prende una gran voglia di vedere Central Park piena di neve ed è esattamente come me l'aspettavo, ci sono anche le carrozze trainate dai cavalli, mi incammino fino alla Columbus Circle e poi un pezzo a piedi nel parco.








Vengo tuttavia colta da un senso di nausea, la puzza dei cavalli mi sta prendendo allo stomaco. Mi dico: devo resistere, devo resistere ... a breve mi passerà. Continua a far freddo e a nevicare e così decido di entrare da Tiffany, terzo piano per i monili in argento, gli unici che del resto potrei acquistare, sala enorme, super affollata e addobbata a festa.


E qui avviene il fattaccio, ricordate il cappuccino da 300 gr. e il voltastomaco per la puzza dei cavalli? In due parole mi sento male, sbianco, le gambe mi tremano, mi siedo sperando di riprendermi ma in realtà il peggio deve ancora venire. Vado al sesto piano dove ci sono le toilette e lì do il meglio ... opsssss volevo dire il peggio di me, vomito per ben due volte nella ricerca del bagno che non trovo, fortunatamente lo faccio in un angolo nascosto del palazzo di lusso che è Tiffany sulla 5°strada.
V O L E V O M O R I R E!!!!!!!!!!!!!!
Prontamente sono stata assistita dal personale, pensavo mi volessere uccidere e invece no, sorridenti e gentili.
Rientro in albergo e mi sento una merda, non fisicamente perchè ormai mi ero ripresa ma mi dico che mi devo far perdonare dalla signora Tiffany, qualora ne esistesse una e così decido, devo comprare qualcosa.
Il danno ammonta a un paio di orecchini e ad una collana, finalmente ho la coscienza a posto ma anche la carta di credito più leggera.

E' ormai il primo pomeriggio e decido di incamminarmi per la 5° strada direzione Sud, incrocio la Cattedrale di St. Patrick, guardo le vetrine (nell'ordine Cartier, Armani Store, Tommy Hilfiger, Fendi e chi più ne ha più ne metta), le luci e via via arrivo in prossimità dell'Empire State Building illuminato di bianco, rosso e verde ma soprattutto arrivo da Macy's.




Per chi non lo sapesse per i non americani che si presentano con il passaporto in un ufficio al primo piano ammezzato si distribuisce una card che da diritto ad un ulteriore 15% di sconto, musica per le mie orecchie!!!!
Praticamente ho acquistato magliette e pull di DKNY e Tommy Hilfiger a prezzi stracciati, dai 10 ai 20 euro. Si, si, avete capito proprio bene magliette di un ottimo cotone americano a 10 eurini.
Alle 19 vado via, in fondo è l'ultimo giorno dell'anno e dovrò pur cenare, mi infilo in una steak house e poi rientro in albergo con il taxi.
Ridiscendo alle 22.30 nella speranza di riuscire in qualche modo ad entrare a Times Square, ma in realtà l'ingresso a Times Square è già blindato dalle 18, ma non lo scopro subito.
Me ne rendo conto quando la polizia, subdolamente, ci dice che è aperto un varco sulla 59°, in realtà è un percorso bel definito che come vacche di una mandria ci conduce ad un recinto davanti Central Park dove è stato predisposto un mega-schermo che riporta le immagini di Times Square.
Ci sono rimasta di cacca .... una delusione immensa. Io m'aspettavo di vedere la palla che scende mentre tutti fanno il conto alla rovescia. Non ho pianto per un pò di decenza e anche per l'età, ma c'è mancato davvero poco.
Tuttavia non potevo farmi abbattere, in fondo ero a New York e c'erano i fuochi d'artificio che illuminavano Central Park.