sabato 9 maggio 2009

Home Sweet Home

Quella appena trascorsa è stata la prima settimana che ho dormito a Roma per lavoro. Già dai preparativi della piccola valigia avevo intuito che non sarebbe stato facile, mi era venuta sù una incredibile tristezza.
Il lunedi sera sono arrivata lì dove avrei dormito stanca morta, sia per il lavoro intenso che per l'aver lasciato in ordine casa, ma quando ho visto la stanza che mi è stata assegnata giuro mi sono venute le lacrime agli occhi, ho pianto un casino.
Una tristezza, un grigiore, una tale solitudine che non è dipesa solo dal luogo ma anche dalla consapevolezza che per lavorare bisogna andare lontano dalla propria città, dai propri affetti e dalle proprie abitudini.
Fortunatamente si tratta solo di 2 notti a settimana, so che non è molto, può apparire ridicolo me ne rendo conto ma è quello che ho provato.

2 commenti:

cinzia ha detto...

Mi dispiace tantissimo e ti capisco. Quando ero piccola, a 13 anni mi sono trasferita da Caserta a Roma. Che trauma. Sembra un mondo differente. Forse perché al sud sono più calorosi, non so. Ma concordo, io pure ho sentito la tua stessa tristezza, grigiore e sconforto.
Per fortuna sono solo due giorni a settimana, ce la puoi fare.

Annabella ha detto...

grazie cinzia
per le parole, per tutto
sei la terza persona che, al di fuori di Lost, ha letto il mio piccolo blogghino

GRAZIEEEEEEEEEEEEEEE