Ed eccomi qui a descrivere brevemente le giornate passate in Turchia presso il Club Med di Kemer.





Inizio col dire che uno dei quattro membri previsti alla partenza, la Patty, ha rischiato di non salire sull'aereo perchè non presente in lista. Attimo di panico, anzi 10 minuti di stallo e poi finalmente tutti pronti per il volo.
Dopo aver sorvolato l'italia meridionale, albania, grecia e turchia siamo giunti in Antalya in perfetto orario e ci ha accolto un caldo infernale, ed erano appena le 10 del mattino. Un assaggino del tempo che ci avrebbe accompagnato per tutta la settimana.
Il villaggio è una piccola perla incastonata in una pineta con intorno tante montagne e un mare cristallino, insomma un'oasi di pace e tranquillità.

Ci sono diverse spiagge e scegliamo quella più grande e distante dal centro del villaggio, c'è anche un ristorante che affaccia direttamente sul mare e sarà per me sede preferita per la colazione, pranzo e in sole 2 occasioni cena.



Sin da subito abbiamo conosciuto 2 persone di napoli, un uomo e una donna, con i quali abbiamo legato moltissimo e trascorso insieme l'intero soggiorno.
Il programma base della giornata prevedeva sveglia alle ore 9, colazione alle 10, mare alle 11 e pranzo alle 14.20. Intorno alle 15.30 o ci si piazzava sotto gli alberi a pisolare e a riprendersi per la gran stanchezza del lavoro svolto (ossia il NULLA) oppure ci si recava al molo per fare sci nautico.
Mi sembra superfluo dire che i miei tentativi sono stati vani, difatti al primo appena immersa in acqua ho perso gli sci e bevuto .... mi sono esclusa da sola. Al secondo tentativo, costituito da 3 partenze, ho fatto tre fiaschi, uno peggio degli altri, basta citarne solo uno ... mi si sono impuntati gli sci in acqua, li ho persi ma non ho mollato la corda che mi tirava. In breve mi sono spanciata e ho bevuto una quantità d'acqua indefinita.
Di seguito la sequenza tragi-comica. Prima foto: tentativo di assumere la posizione richiesta per la partenza.

Seconda foto: biecamente ho perso gli sci e sto iniziando il volo per la panciata.

Terza foto: catapultata in mezzo all'acqua.


La giornata proseguiva con l'aperitivo alle 19, cena alle 21, spettacolino e balli fino alle 2 si notte.
Nonostante questo programmino sono ritornata davvero riposata e felice.
Cosa particolarissima del Med è proporre serate a tema, quella tipica è la notte bianca che consiste nel predisporre i tavoli per la cena intorno alla piscina, decorati favolosamente, cena strepitosa, tripudio di dolci e tutti gli ospiti vestiti di bianco.


La sottoscritta ha pensato bene di ammalarsi, per cui quella sera ho mangiato riso in bianco e carne arrostita. Una sfiga bestiale.
Di seguito fotina del gruppo allargato ai nuovi amici, da sin verso dx Maria Luisa, Antonio, Daniela, Patrizia e Francesco.

2 commenti:
Waho!!!!! (si scriverà poi così bho!). Ma è veramente BELLISSIMO ISSIMO ISSIMO. La seconda foto mi fa venire voglia di un bel tuffo e soprattutto di vacanze che quest'anno non ho praticamente fatto.In questo momento vorrei andare su un'isola deserta da sola e restarci per un pò (e quello mi sembra il posto giusto peccato che non sarà proprio deserta)non solo per rigenerarmi ma soprattutto per convincermi di alcune cose che pur sapendo non mi entrano in testa. Mi sta accadendo una cosa che sicuramente sarà capitata anche a te: hai preso una decisione convinta, anche perchè non avresti potuto fare altrimenti, non pensi più a quella cosa per giornate intere poi quando stai da sola la mente torna sempre lì a volte anche quando stai facendo delle cose per cui non ti puoi distrarre come guidare. Più pensi e più stai peggio però....... ci pensi sempre anche perchè in fondo ti vuoi convincere di non aver preso lucciole per lanterne, di non aver sbagliato soprattutto in un momento in cui non te lo potevi proprio permettere, di non aver saputo dare giusto peso alle situazioni ed alle persone cosa che ora non puoi più fare. Bha lasciamo stare cambiamo argomento è meglio.
Ma dico io amichetta mia ma è mai possibile che ti vai ad ammalare sempre nei momenti meno opportuni deve essere stata dura guardare ma non toccare.
Una domanda sorge spontanea: ma se qualcuno non aveva nulla di bianco come avrebbe fatto?
Bacioni dalla tua Rossella O'Hara che oggi ancora più di ieri dice: domani è un altro giorno
E poi dici che sono io quella enigmatica ... cara se te la fai con lo zoppo inizi a zoppicare. In ogni caso penso di aver capito a cosa ti riferisci, del resto voglio dire stiamo parlando sempre della stessa cosa da mesi.
Ti avverto che oggi non ce l'ho fatta proprio a venire in uff, mi sa che mi sono ammalata di nuovo, la colpa è dell'aria condizionata. Ho la gola in fiamme e il raffreddore, ma ti pare possibile con questo caldo.
Per quanto riguarda il guardare ma non toccare bisognerebbe specificare l'oggetto della visione. Poi ti spiego.
Se invece parliamo di cibo è stato semplicissimo rinunciarvi altrimenti avrei passato tutta la giornata in camera, anzichè godere di quel mare bellissimo che era esattamente davanti al mio lettino. Detto per inciso sono calata di quasi 3 chili, ma come ha detto qualcuno essendo tanti quelli da scendere non è che si veda molto. Anche se a me non sembra, aspetto tuo giudizio.
Rossellì domani ti aspetto nella mia stanza che ti devo raccontare tante di quelle cose, alcune privatissime, e non posso certo scriverle sul mio blogghino, ok!!!
Non mancare.
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